martedì 31 marzo 2009

Simona dice del Canada...

Dopo 6 mesi da Permanent Resident ed i precedenti 6 mesi di Working Holiday Visa, ho una mia visione, certo superficiale visto il poco tempo di permanenza, di questo paese. Non posso non esser d'accordo con Mario su quel che dice dell'Italia, seppur continuo a rimanere orgogliosamente italiana. Ma non voglio elencare i motivi per cui lasciare l'Italia, ognuno ha una visione delle cose molto diversa, dipendente da dove e come vive.  Il Canada è un paese meraviglioso, ricco di bellezze naturali; le persone qui sono gentili, c'è un elevato rispetto verso il prossimo. Le case sono bellissime, tutti i villini messi a schiera col giardino perfetto  e sempre in ordine. L'estate si sente il profumo dei barbecue e gli uccellini, di tutte le razze e colori, che canticchiano ad ogni angolo. L'Ontario è pieno di scoiattoli, ed è bellissimo vederli giocare con una nocciola appena rubata! Le strade sono enormi, dritte e pulite. Il traffico è ordinato, tutti rispettano il codice stradale. I mezzi pubblici funzionano alla perfezione, la metro nelle ore di punta passa esattamente ogni minuto. Il bus passa sempre allo stesso orario, traffico o non traffico, non aspetti mai più di una media di 7 minuti!
I negozi sono grandi, efficienti e se compri qualcosa e ti penti la riporti indietro e ti ridanno tutti i soldi, hai un mese di tempo per pentirtene. La benzina costa pochissimo, le macchine sono grandi e super-accessoriate a prezzi accessibili per la media degli stipendi. 
Ma come ogni medaglia c'è anche un'altra faccia. Beh la cosa che più appare scontata è che: il Canada non è l'Italia. Certo può sembrare teoria dell'ovvio, ma ha un significato questa precisazione. Come ogni emigrante che cambia paese, il paragone col proprio accade quotidianamente. Questo è uno degli errori che tutti facciamo e che è impossibile da evitare. Il Canada è un paese freddo, ma non solo per il clima, le persone sono diverse da noi. Qui non ci sono i veri amici, puoi conoscere tanta gente, ma nessuno si fiderà mai completamente l'uno dell'altro. Le persone si conoscono all'80% sul posto di lavoro. Le più grosse popolazioni in Canada sono cinesi ed indiane. I cinesi sono una popolazione veramente chiusa e conservatrice, stanno sempre tra di loro, sono gentili quanto basta ma il saluto al mattino non è dovuto. Anche se cerchi di socializzare con loro ti accorgi che comunque ti lasciano ad un passo perchè non appartieni alla loro cultura. Hanno i loro supermercati, le loro banche, negozi e via dicendo tutti in cinese! Io mi sono "sentita" cacciar fuori da un negozio di abbigliamento in un quartiere cinese, solo perchè caucasica. Ma alla fine ti dici che puoi vivere anche senza. 
In nord-America tutto è spinto dai soldi, senza un lavoro ed una buona carta di credito davvero sei nessuno. 
Per uno spirito avventuriero come me la cosa che più mi è pesata qui...e mi pesa ancora è l'ipotecare un anno della mia vita! Mi spiego, se vuoi fare un abbonamento o qualcosa di simile è tutto a scadenza annuale,  not refundable. L'abbonamento del telefonino: almeno 2 anni. La TV/Internet almeno 1 anno. La palestra almeno un anno, l'appartamento almeno un anno. Davvero se cambi idea potresti trovarti costretto a pagare tutto l'anno per intero
Un'altra differenza sostanziale e la più dura per me da "digerire": il cibo! Puoi comprare origano, prezzemolo, il pane, tutto ciò che ti serve, ma non ha profumo, non ha gusto, grassi e conservanti sono ovunque. Il latte fresco dura almeno 2 settimane! Persino i ristoranti italiani non sono la stessa cosa, per forza di cose hanno "americanizzato" i menu, per accogliere una clientela sempre più vasta, c'è da dire che molti hanno proprietari cinesi...
A Toronto i rapporti umani sono davvero più rari, la gente non si frequenta, le amicizie non si coltivano. Ho conosciuto gente di 25 anni, nati e vissuti qui senza amici, o al più 1/2 ex-colleghi universitari. Per un italiano è davvero anomala la cosa, almeno per me che ho sangue meridionale. E' cultura che i genitori, appena uno dei propri figli finisce la scuola, si aspettano vada via. Mamma e papà non pagano la tua università, qui si fanno un prestito, chiamato student-loan, ti laurei, inizi a lavorare e ti ripaghi il prestito che i tuoi hanno fatto per farti studiare. 
Ritorno a dire che questa è la mia superficiale visione dell'Ontario e di Toronto, ma mi son trovata concorde anche con altri italiani che, come me, hanno lasciato il belpaese per la terra dell'acero. Rimango comunque sempre dell'idea che per opportunità lavorative e stile di vita, questo è un paese ideale dove crescere i propri figli.