martedì 31 marzo 2009

Simona dice del Canada...

Dopo 6 mesi da Permanent Resident ed i precedenti 6 mesi di Working Holiday Visa, ho una mia visione, certo superficiale visto il poco tempo di permanenza, di questo paese. Non posso non esser d'accordo con Mario su quel che dice dell'Italia, seppur continuo a rimanere orgogliosamente italiana. Ma non voglio elencare i motivi per cui lasciare l'Italia, ognuno ha una visione delle cose molto diversa, dipendente da dove e come vive.  Il Canada è un paese meraviglioso, ricco di bellezze naturali; le persone qui sono gentili, c'è un elevato rispetto verso il prossimo. Le case sono bellissime, tutti i villini messi a schiera col giardino perfetto  e sempre in ordine. L'estate si sente il profumo dei barbecue e gli uccellini, di tutte le razze e colori, che canticchiano ad ogni angolo. L'Ontario è pieno di scoiattoli, ed è bellissimo vederli giocare con una nocciola appena rubata! Le strade sono enormi, dritte e pulite. Il traffico è ordinato, tutti rispettano il codice stradale. I mezzi pubblici funzionano alla perfezione, la metro nelle ore di punta passa esattamente ogni minuto. Il bus passa sempre allo stesso orario, traffico o non traffico, non aspetti mai più di una media di 7 minuti!
I negozi sono grandi, efficienti e se compri qualcosa e ti penti la riporti indietro e ti ridanno tutti i soldi, hai un mese di tempo per pentirtene. La benzina costa pochissimo, le macchine sono grandi e super-accessoriate a prezzi accessibili per la media degli stipendi. 
Ma come ogni medaglia c'è anche un'altra faccia. Beh la cosa che più appare scontata è che: il Canada non è l'Italia. Certo può sembrare teoria dell'ovvio, ma ha un significato questa precisazione. Come ogni emigrante che cambia paese, il paragone col proprio accade quotidianamente. Questo è uno degli errori che tutti facciamo e che è impossibile da evitare. Il Canada è un paese freddo, ma non solo per il clima, le persone sono diverse da noi. Qui non ci sono i veri amici, puoi conoscere tanta gente, ma nessuno si fiderà mai completamente l'uno dell'altro. Le persone si conoscono all'80% sul posto di lavoro. Le più grosse popolazioni in Canada sono cinesi ed indiane. I cinesi sono una popolazione veramente chiusa e conservatrice, stanno sempre tra di loro, sono gentili quanto basta ma il saluto al mattino non è dovuto. Anche se cerchi di socializzare con loro ti accorgi che comunque ti lasciano ad un passo perchè non appartieni alla loro cultura. Hanno i loro supermercati, le loro banche, negozi e via dicendo tutti in cinese! Io mi sono "sentita" cacciar fuori da un negozio di abbigliamento in un quartiere cinese, solo perchè caucasica. Ma alla fine ti dici che puoi vivere anche senza. 
In nord-America tutto è spinto dai soldi, senza un lavoro ed una buona carta di credito davvero sei nessuno. 
Per uno spirito avventuriero come me la cosa che più mi è pesata qui...e mi pesa ancora è l'ipotecare un anno della mia vita! Mi spiego, se vuoi fare un abbonamento o qualcosa di simile è tutto a scadenza annuale,  not refundable. L'abbonamento del telefonino: almeno 2 anni. La TV/Internet almeno 1 anno. La palestra almeno un anno, l'appartamento almeno un anno. Davvero se cambi idea potresti trovarti costretto a pagare tutto l'anno per intero
Un'altra differenza sostanziale e la più dura per me da "digerire": il cibo! Puoi comprare origano, prezzemolo, il pane, tutto ciò che ti serve, ma non ha profumo, non ha gusto, grassi e conservanti sono ovunque. Il latte fresco dura almeno 2 settimane! Persino i ristoranti italiani non sono la stessa cosa, per forza di cose hanno "americanizzato" i menu, per accogliere una clientela sempre più vasta, c'è da dire che molti hanno proprietari cinesi...
A Toronto i rapporti umani sono davvero più rari, la gente non si frequenta, le amicizie non si coltivano. Ho conosciuto gente di 25 anni, nati e vissuti qui senza amici, o al più 1/2 ex-colleghi universitari. Per un italiano è davvero anomala la cosa, almeno per me che ho sangue meridionale. E' cultura che i genitori, appena uno dei propri figli finisce la scuola, si aspettano vada via. Mamma e papà non pagano la tua università, qui si fanno un prestito, chiamato student-loan, ti laurei, inizi a lavorare e ti ripaghi il prestito che i tuoi hanno fatto per farti studiare. 
Ritorno a dire che questa è la mia superficiale visione dell'Ontario e di Toronto, ma mi son trovata concorde anche con altri italiani che, come me, hanno lasciato il belpaese per la terra dell'acero. Rimango comunque sempre dell'idea che per opportunità lavorative e stile di vita, questo è un paese ideale dove crescere i propri figli.

65 commenti:

mush ha detto...

Ciao Simona, sebbene secondo me tu abbia molto calcato la mano, sia sugli aspetti positivi che su quelli negativi, confermo la tua impressione anche da Vancouver. Il Canada non è l'Italia, ma forse anche per questo è affascinante continuare a scoprirne nuovi aspetti, gradevoli e non. Have fun, be good! :)

Simona ha detto...

Ciao caro :) Beh la mia rimane sempre e cmq un'opinione personale, venuta fuori da soli pochi mesi di permanenza qui. Tra un anno magari vedrò le cose sotto un'altra luce!

Francesco ha detto...

Ciao Simona,
post molto interessante, poi due post in un botto ! troppa grazia. avere il tuo primo bilancio pubblico è molto utile e per certi versi confortante. per onore della cronaca direi che avvertire la presenza di una amministrazione pubblica non prevaricante è un bel passo avanti e per il resto non è che in italia il calore umano sia così diffuso ...
buonaserata.
francesco

Simona ha detto...

Ciao Francesco, questo non è proprio un post informativo :-)
Lo ritengo più utile per chiacchierare e darci le nostre impressioni, tra altri 6 mesi sarò curiosa di vedere come la pensavo...oggi!!
Ovvio mi aspetto che anche tu dica la tua una volta emigrato!!

Salvo ha detto...

ciao simona oltre alle mail ti seguo sempre sul blog per carpire ulteriori info sul Canada e Toronto in particolare; sono convinto che se il prezzo da pagare, per vivere in uno Stato con degli standards elevati come il Canada, è il cibo non ottimo e i pochi amici ne vale assolutamente la pena, anche perchè nella nostra bella Italia ogni giorno è sempre peggio!!! saluti

Marco ha detto...

ciao simona, volevo chiederti se in canada gli italiani sono visti tipo " spaghetti maccheroni mafia "..spero di no ma non si sa mai!
ciao!

Simona ha detto...

Ciao Salvo, non penso sia "un prezzo da pagare". Come ho detto nel post: non c'e' cosa piu' sbagliata secondo me che fare paragoni Canada/Italia, o paese che sia. Ci sono i pro e i contro a vivere in qualsiasi paese, molto probabilmente. Non nego, come ho anche precisato, che questo e' il paese ideale dove crescere i propri figli e, se si e' giovani e capaci, intraprendere una brillante carriera professionale. Ma non voglio pensare neanche che il mio paese sia il terzo mondo! Anche per rispetto di chi, veramente vive in paesi in condizioni disumane. Che l'Italia sia allo sbando, in senso buono ovvio, e' innegabile, altrimenti non sarei qui ;-)

Simona ha detto...

Ciao Marco, beh qui gli "Europei" sono ben visti, direi che e' molto chic!! :-)
Ma ho trovato assurde idee, soprattutto negli asiatici, che pensano che non sia consigliato andare in Sud Italia perche' pericoloso per la propria vita!! Tipo zone off-limit o robe simili, come sono in alcuni paesi del Middle-East. In particolare la nostra bellissima Sicilia! Cmq questa e' solo ignoranza, nel senso proprio del termine ovvio.

M4tte0 ha detto...

ciao Simona!
grazie per questo ultimo post-feedback.
mi accodo alla tua idea del quasi impossibile confronto italia-canada per le ovvie origini dei due paese, totalmente diversi per essere paragonati.
cmq se posso malignare sul paese in cui sono ancora (ahimè) vorrei aggiungere che i rapporti umani mi sembrano quasi azzerati e la cortesia è quasi un'utopia. almeno quest'ultima a toronto c'è! :)
scherzi a parte, ti volevo chiedere se riuscivi a mettere su una specie di paniere (simil-ISTAT) per avere un'idea e poter fare un confronto della vita da quelle parti :)
parlo di cibo, mezzi pubblici, se esistono ticket di vario genere, benzina, vizi&mondanità o quello che ti viene in mente.
grazie per il tuo contributo Simona, spero solo che quando toccherà a me non mi avranno già preso tutti i posti disponibili per colpa (meglio per merito) di questo blog :D

Marco ha detto...

Ciao Simona!beh, anche se pensassero questo dell' italia farebbe " fico " lo stesso, perchè potremmo dire di essere figli del bronx! XD
scherzi a parte mi hai tolto un bel peso perchè i pregiudizi possono distorcere in maniera considerevole l' opinione che hai di una persona..
a presto!

Simona ha detto...

Ciao Matteo, sì ho già in "lavorazione" un post su cui parlo delle mie spese mensili. Diciamo che mi sono integrata perfettamente nella cultura nord-americana, da questo punto di vista: spendo di più di ciò che guadagno!! :-(
Per Marco, hai ragione, i pregiudizi sono terribili, non dirlo a me che sono di sangue meridionale!! :-)
Cmq il Canada è un paese molto tollerante, razze, colori e religioni, la gente non da alcun peso a queste cose.

Francesco ha detto...

Stanotte alle 03,40 una forte scossa di terremoto ha scosso L'Aquila e la sua provincia. Sembra che il terremoto abbia avuto una intensità discreta (5,4 °Richter), ma danni molto ingenti per le precarie condizioni del patrimonio abitativo della zona. Alle 07,00 i morti erano 13, alle 08,30 16, adesso 50. E' iniziata una litania di smentite, condoglianze, comunicati, polemiche, accuse, borbottii di circostanza e strumentalizzazioni dell'evento.
I media lo presidiano per avere la notizia, i politici lo curano per potersene avvalere come propaganda, i prezzolati si destreggiano per assumere posizioni di privilegio nella gestione dell'emergenza e del dopo-terremoto. Ad ora abbiamo un profeta, un salvatore, uno statista e una miriade di nanetti che stanno facendo i conti di quanto questa emergenza potrà fruttare. A Roma il terremoto si è sentito molto bene, soprattutto dopo i primi notiziari.
Gli unici che sanno cosa è successo sono i morti e gli sfollati.
Auguri.

Simona ha detto...

ciao Francesco, anche qui e' arrivata la notizia, ovvio, e devo dire che ho ricevuto molta solidarieta'. Tutti mi hanno chiesto se le zone interessate erano dove vive la mia famiglia e come procedono i soccorsi in Italia. Rimane cmq una grande tragedia, io, a modo mio, mi tengo aggiornata leggendo il sito di Repubblica appena posso.

Francesco ha detto...

ciao simona,
pensa che dei fornitori mi hanno scritto dalla cina per sapere se abbiamo bisogno di aiuto !
come ho sentito oggi alla radio: "se fossimo sempre così responsabili e attivi come nelle prime ore di una tragedia, durante le quali i volontari corrono insieme, i politici si comportano da amministratori del bene pubblico, la solidarietà non conosce discriminazioni e l'informazione racconta cosa accade, potremmo anche superare la crisi italiana". già...
nel frattempo ieri mi è arrivata la lettera con l'immigration file number B123456789 e mi sono visto su ecas. piano piano si va avanti. buona giornata e buon lavoro.

Simona ha detto...

Ciao Francesco, beh immagino la solidarieta' arrivi da tanti paesi. Qui oggi su Metro, c'era un articolo sulla tragedia che ha colpito l'Italia, proprio in prima pagina, ne parlano un po' tutti, devo dire, con rammarico, che molti mi chiedono riguardo antichi palazzi e chiese distrutte piu' che delle vittime. Ma sempre rimanendo interessati alle difficolta' coinvolte in questo genere di cose.
Per il tuo Immigration Number, congratulazioni! Questo numero ti seguira' per molto tempo! :-)

Francesco ha detto...

Le notize di oggi sono che il numero dei morti è arrivato a più di 200 con ancora 13 dispersi e più di mille feriti. I danni al patrimonio storico-artistico sono effettivamente ingenti. L'Italia è il mondo dei 100 paesi e in ogni frazione c'è un monumento che dall'altra parte dell'Oceano probabilmente sarebbe trattato come una reliquia. Ma è anche un paese con una forte predisposizione ai disastri naturali, terremoti, inondazioni, alluvioni, frane, crolli. La nostra politica non ha provocato nulla questa volta. Magari non predispone la tutela e devia i fondi della ricostruzione, ma è un male comune. Ciao.

Luca ha detto...

Ciao Simona, innanzitutto compliemti per il tuo blog. Anche io sto preparando i documenti per il Canada ho prenotato la visita medica per fine mese. Volevo sapere cosa mi aspetta dopo la visita medica (sempre se andrà bene) e quali sono ancora i tempi prima di poter partire.
Con affetto,
Luca

Simona ha detto...

Ciao Luca e complimenti per la tua Application! Se hai a breve la visita medica direi che hai finito!! Non ti resta che aspettare il visto. Io ho fatto la mia visita medica a fine Luglio e ricevuto il visto l'11 Settembre, giusto per darti un'idea delle tempistiche. Dopo questo step devi pagare la tassa: RPRF, trovi un post nel blog. Dal giorno della visita medica hai un anno per partire, pena l'annullamento del tuo visto di immigrazione. In bocca al lupo ;-)

Francesco ha detto...

Tanti auguri di Buona Pasqua a tutti e un grande abbraccio a Simona per l'aiuto e la passione.

Simona ha detto...

Ciao Francesco e auguri di Buona Pasqua anche a te e alle tue donne ;-)

seppia20 ha detto...

Ciao a tutti,
dopo molto tempo ritorno a questo blog e a quelli linkati. Le leggi sull'immigrazione si fanno sempre più ferree e per me che speravo di rientrare in una delle categorie che il governo pubblica stagionalmente è deludente vedere che per i professionisti dell'informatica c'è una sola categoria, quella di manager di sistemi informativi che tradotto significa anni di esperienza alle spalle. Dunque rimane la via dello studio: far domanda in qualche università o post-secondary institution in un programma di studio di almeno 2 anni e sperare che mi prendano. Anche in questo caso però ci sono ostacoli da superare: lettere di raccomandazione da parte dei prof universitari (e a me chi mi raccomanda?) e naturalmente una barca di soldi per pagare le lezioni+vitto+alloggio...
Eh già... Simona, beata te che sei già dall'altra parte dell'Atlantico!

E'come se dicessero:"Chi non rientra nella lista è fuori". Prima almeno c'era il test e se facevi almeno 67 punti eri sicuro di rientrare. Ora stanno cambiando tutto. Del resto, loro il paese e loro le leggi sul da farsi.

Simona ha detto...

Ciao seppia20 e ben ritrovato. Purtroppo hai ragione, il settore dell'IT e' stato completamente tagliato fuori, seppur ancora esistano delle leggi che esentano dall'LMO per chi fa domanda di work permit ed ha questa tipologia di skills...controsensi!
Cmq la verita' e' facile da intuire; qui, come ho ripetuto piu' volte, le piu' grandi popolazioni sono: cinesi ed indiani, direi che almeno il 60% di questa gente lavora nell'informatica. In pratica e' un settore super-saturo, e' infatti vero che sono almeno 4 mesi che mando CV a decine e decine di societa' e non ho ricevuto nemmeno una chiamata. Ma io non dispererei, questa lista segue l'andamento del mercato del lavoro, il prossimo anno potrebbe gia' esser diversa :-)

seppia20 ha detto...

Ciao Simona,
come va invece il settore dell'energia specie le energie rinnovabili? Ho letto su qualche sito che la domanda di lavoro in Alberta e Saskatchewan in queste province è forte e non c'è abbastanza offerta...

Claudia ha detto...

Cara Simona, mi sono imbattuta quasi per caso sul tuo blog cercando commenti e giudizi sull'esperienza di vita in Canada. Per l'esattezza mi sono imbattuta sul post del 2008 "sognando Toronto". Ecco esattamente come te allora, sono in attesa di sapere se potrò diventare, assieme a mio marito e i nostri 2 figli, una resident. Manca l'ultimo passo: la prossima settimana da Palermo ci attendono a Roma per le visite mediche. Scoprire il tuo blog è stato stupendo. Ci farà sentire meno soli nell'attesa e, se dovessero darci l'ok, meno soli in questo cambiamento radicale dalla Sicilia al freddo e amato Canada.

Simona ha detto...

Ciao Claudia e benvenuta nel blog! Complimenti per la vostra Application, siete quasi alla fine!! Dove siete diretti? Con il lavoro come siete organizzati? Avete fatto un' Application as Skilled Worker? Il Canada e' meno freddo di quanto si pensa e le giornate qui sono sempre bellissime! ;-)
In bocca al lupo!!

Alessandro ha detto...

Ciao Simona, sono il marito di Claudia; qui a Palermo è mezzanotte passata, lei dorme, ma io sono troppo eccitato dalla lettura del tuo blog. da quando ci hanno comunicato che dovevamo fare la visita, io mi sento già a Toronto. Per rispodenre alle tue domande, noi abbiamo fatto la richiesta per la residenza permanente as skilled workers. Io sono laureato e ho un dottorato in chimica e lavoro nella pubblica amministrazione da più di 10 anni con contratto a tempo indeterminato. CLaudia è laureata in lingue. Lorenzo ha 3 anni (e mezzo come dice lui) e Maia 3 mesi. Siamo in fibrillazione per questa visita e per tutto ciò che dovremo fare poi (se tutto va bene). Ma il tuo sito, come ti ha già scritto Claudia, aiuta tanto, sia praticamente che psicologicamente. Per quanto mi riguarda, con un bel giubotto si combatte il gelo canadese; al contrario, non vedo alcun rimedio contro la cacca che sta seppellendo (o ha già seppellito?) l'Italia. E quindi l'augurio è di vederci, magari a mangiare da Market o da un Tim Horton's qualunque, e ricordare Calabria e Sicilia con l'affetto che si può permettere chi se li è lasciati alle spalle.
Un abbraccio

Simona ha detto...

Ciao Alessandro e benvenuto anche a te nel blog!! Beh vedrai che dopo la visita medica la tua fibrillazione aumenterà tantissimo!! Fate la visita medica con la dottoressa Sepe? Lei è davvero brava e gentile! Quando avete intenzione di partire? Subito dopo ricevuto il visto? I giorni voleranno vedrai! Ti ritroverai in Canada, con una nuova residenza, senza essertene accorto ;-)
Quando venite a Toronto avvisatemi!! Per tutto il resto, qualsiasi dubbio, non esitate!!

Alessandro ha detto...

ciao Simona, tu dormi e io mi sono svegliato col solito pensiero.Tempo fa hai scritto che temi di aver stancato i tuoi ca a furia ridi parlare sempre del canada.io ho sicuramente stancato parenti, vicini, colleghi, dato che non parlo nè penso ad altro. la visita l'abbiamo a roma, quindi con la stessa dottoressa che ha visitato te, e, per come ne parki, c'è andata beme. Abbiamo previsto di andare via a marzo. Tu hai avuto troppo coraggio ad andartene poco prima dell'inverno canadese. Noi, a parte questo, dobbiamo svuotare una casa, organizzare il container, troncare con il lavoro, "educare" parenti e amici e, soprattutto, festeggire a gennaio il primo compleanno di Maia con nonni e zii. E quindi i saranno, incrociando le dita, altri mesi di palpitante attesa. Ci sentiamo, perchè noi, cara Simona, non smetteremo più di leggere questo blog.
Buona giornata (fra qualche ora); intanto sogni d'oro

Simona ha detto...

Ciao Alessandro, allora la vostra partenza è per Marzo 2010! Beh immagino che con 2 bimbi piccoli è un pò più difficile prendere e partire. Io devo ammettere che dopo la visita medica la mia impazienza è cresciuta parecchio, pensa che quelli in Ambasciata mi avevano addirittura detto che il mio visto sarebbe arrivato dopo la prima settimana di Settembre, ma io niente! Ero in ansia ogni giorno di più, volevo fare progetti e mi fermavo, volevo "rassegnarmi" ad aspettare ed invece mi lamentavo che nemmeno l'eCas fosse cambiato su Medical Done!! Come se la cosa potesse avere impatto sulla data del mio visto!! Insomma, per farla breve, le tue ansie sono normali, credo per tutti, Francesco (un altro membro del blog) ha detto che tra un pò brucia la cassetta delle lettere!!! :-D
Ho messo il box per i miei lettori fissi, se vi va aggiungetevi in lista. In bocca al lupo ragazzi and keep me posted!!

Francesco ha detto...

ciao simona,
oggi mi è sorta l'idea di rileggere un po' di post e ho trovato i nuovi messaggi. ho provato a mettermi tra i fissi, ma non so se ho raggiunto l'obiettivo ! odio l'ecas.

Simona ha detto...

Ciao Francesco! Non ti vedo tra i lettori fissi, vediamo tra un po'...chissa'?! Qui e' una bellissima giornata di primavera, che tempo fa nel belpaese? :)
Have a nice week-end!!

Francesco ha detto...

tempo "merdino": solicchio, nuvole, foschia, umidità e caldo al nord. al sud più o meno simile. sai quelle giornate in cui c'è il sole, ma il cielo è grigio, così, ma fortunatamente in cuor nostro sappiamo che c'è sempre il nostro SOLE Silvio che rifulge, rasserena e indora la nostra triste vita di comuni mortali. da lunedì uxoricidio depenalizzato e cyalis mutuabile per tutti !

Simona ha detto...

ahiahi anche qui arrivano i gossip del Berlusca, ma in fondo meglio queste notizie che ciò che è successo in Abbruzzo. L'altra sera ho visto Saviano in TV, era a Montreal, non mi piace quando la gente pensa che in Italia la mafia sia ancora come l'America degli anni 30. E' diversa, magari peggio sotto tanti aspetti, ma pensare di non poter neppure andare come turista in certi luoghi è decisamente esagerato!! Soprattutto in Campania, dove posti come Sorrento, Capri, Amalfi, Ischia non li avranno neanche nei loro sogni più lontani!! L'Italia ha tanti difetti, principalmente creati dagli italiani :-) ma per il resto è bellissima!!
Sai...quando emigri in un nuovo paese, l'amor di patria inevitabilmente aumenta. Specie in Canada, dove le multietnie sono rispettate e mantenute ben distinte. E' chiamata il mosaico, tutte le culture si uniscono ma non si mescolano, al contraio gli US che vengono definiti: meltin'pot, il calderone/vaso di Pandora :-) dove l'unica cosa che vien fuori è un: God Bless America! :-D
Bando alle ciance, come va la tua Application Francesco!? Aggiornamenti? News?

Francesco ha detto...

Cara Simona, no news, good news, almeno speriamo ! Siamo a 1 mese e 10 giorni dall'inizio del process e a più di 110 dall'invio della documentazione all'ambasciata. ci stiamo stancando, ma dobbiamo passare anche queste forche caudine.

Alessandro ha detto...

Abbiamo finito!L'ultimo gradino burocratico è stato lasciato alle spalle. Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto, adesso dipende solo da poche gocce di liquido rosso, ed altre, con più ammoniaca, di liquido giallo. Tutto questo per dire che abbiamo fatto le visite, oggi a Roma. La vanità ci ha fatto spendere una decina di euro di più a testa (la presenza di tatuaggi richiede un ulteriore esame sul snague già prelevato, per diddipare ogni possibile dubbio su eventuali epatiti); ma siamo felici, abbronzati e stanchi. Siamo a Roma da sabato; la città ci ha ubriacato con la sua solita bellezza; è sicuramente la più bella tra le città imperiali e quindi la più bella città del mondo, per clima, paesaggi, monumenti, cibo. Ovviamente non parlo di servizi, pulizia e accessibilità. Ma quanto è bello starsene a mangiare il gelato a fontana di trevi! Tanto, infatti è vietato; ma chi ci riesce, vive un'esperienza indimenticabile. comee scendere dalla scalinata di Piazza di Spagna. Ma non vorrei tediarvi; solo condividere con chi ci è riuscito e con chi ci riuscirà la nostra gioia temporanea che speriamo diventi permanente entro i canonici 2/3 mesi. Ci si sente

Simona ha detto...

Ciao Alessandro, Auguroni! L'ultimo ostacolo è andato. Il prossimo step sarà la RPRF e l'invio dei passaporti. Hai ragione Roma è una città bellissima. Però ti do un altro scenario, che mi era più comune.. Venerdì pomeriggio, ora di punta, giornata piovosa, raccordo anulare direzione Romanina. Il delirio!! Anche a te sembrerebbe meno bella la capitale dopo 2 ore in macchina!! :-D Scherzo... rimane sempre una città favolosa!
Teneteci informati!! In bocca al lupo!

Alessandro ha detto...

Simona, non c'è bisogno di immagginare il traffico di una giornata utunnale nel Grande Raccordo Anulare. E' sufficiente aprire il sito di repubblica on line per non rimpiangere nulla delle scelte fatte da te e da altri ragazzi. Non solo qua non c'è alcun futuro positivo, ma ci stiamo a poco a poco isolando dal resto del mondo. spero di fare in tempo ad andare via! Volevo farti due domande; una è se puoi dirmi il costo, più o meno, dell'assicurazione che per i primi mesi dovrà coprire la salute mia e del mio nucleo familiare. Ho letto il tuo post sull'argomento, ma volevo un infomazione in più. Poi volevo sapere se dovrò elencare tutti i libri, i cd, i dvd che mi seguiranno in Canada; mi sembra troppo folle sta cosa! Anche se, ovviamente, siamo disposti anche ad elencare tutti i capelli che abbiamo in testa pur di andare via

Simona ha detto...

Ciao Alessandro! Beh, hai ragione se siamo qui c'e' un fattore che ci accomuna, che ahime' spesso non dipende solo ed esclusivamente dalla bellezza del Canada, ma all'opposto, per tutte le cose che non vanno nella nostra Italia, che come hai evidenziato, rimane sempre e cmq uno dei piu' bei Paesi del mondo (....saro' poco obiettiva?? :) ).
Per le tue domande: per l'assicurazione per te e la tua famiglia puoi fare un preventivo online con la WorldNomads, cosi' per avere un'idea esatta di quanto ti verra' a costare. Basta inserire i dati e i gg che vuoi avere coperti da polizza.
Per quanto riguarda la lista dei GTF, hai ragione, anche io per questa cosa mi ero cercata di documentare al massimo, perche' anche a me era parso assurdo dover elencare tutto, ma proprio tutto!! Alla fine tutti mi rispondevano la stessa cosa: devi elencare tutto cio' che ti porti e ti porterai. Cosi' sai cosa ho fatto: ho iniziato a scrivere in dettaglio solo le cose che avrei messo in valigia, anche quelle non cosi' dettagliatamente cmq. Per le altre ho deciso: piu' o meno credo di avere 300 libri, allora segno 450 libri che portero' in seguito, se alla fine decido di portarne solo 300 sara' una mia scelta! :) Ma non devi essere super-pignolo, segna: utensili da cucina: 1350, abbonda don't worry!! :) Oppure vestiti: 2300 pezzi per un valore approssimativo di 6750$, sono esempi ovvio. Tutto per fare in modo che la lista che consegni sia "ben fatta", che tu abbia elencato in media un po' tutti i settori della casa e personali e hai segnato i prezzi generici. Cio' a cui tengono di piu' sono: macchine fotografiche, TV, computer e robe simili che hanno prezzi piu' elevati e che tanta gente potrebbe utilizzare come pretesto per traffici strani di elettronica. I gioielli anche, come dicevo a Claudia, sarebbe meglio averli tutti con se' quando andate per le operazioni di landing. Spero di esserti stata di aiuto, se hai altri dubbi, non esitare ;-)

Francesco ha detto...

io intanto leggo, anche solo per partecipare moralmente e fare finta di avere anche io una prospettiva prossima.
accidenti, quando toccherà a noi, cara simona, ti sistemerò per le feste ! altro che qualche domanda... ti martellerò ! ciao

Alessandro ha detto...

brevemente
grazie Simona
In bocca al lupo e tieni duro Francesco.
Peccato Italia!

Simona ha detto...

ciao ragazzi! Io ho "sofferto" di solitudine per quasi tutti i miei 17 mesi di cieca attesa per la mia Application, per cui sono dalla vostra parte :)
Francesco quando arriveranno i tuoi documenti sarai te che dovrai raccontarci tutto!! Ci serve un "caso Quebec" per i posteri!!

Francesco ha detto...

sono pronto simona, sono prontissimo, bisogna solo che lo sappiano anche al visa office di roma ! ciao e grazie a tutti per il conforto !!!

Claudia ha detto...

...mi ripeto mentalmente la tua ultima frase per farmi coraggio. In questi giorni di trepidante attesa un certo timore per questo immenso cambiamento comincia a farsi sentire. Forse proprio perché ci portiamo al seguito 2 figli...In questi giorni provo a domandarmi come mi organizzerò con l'asilo, come faremo...e guardiamo video sul rigido inverno (ci siamo stai a Dicembre ma, per fortuna, non c'è stata alcuna snow blizzard)e mi chiedo con ansia come sarà, come ci si organizza se le scuole sono chiuse ma tu devi comunque andare al lavoro (follia pensare tutto questo quando ancora mi trovo qui!)...se stiamo facendo la cosa giusta. In cuor mio so che è così...che è la vera opportunità che offriamo ai nostri figli e che offriamo a noi stessi per vivere (spero!) in un contesto più civile di quello che ormai sembra destinato a divenire la norma da noi. Dall'altro, inevitabilmente, mi prende la paura di rovinare la loro vita...Il tuo blog e gli altri che suggerisci sono di grande aiuto e per questo ti ringrazio. Ho scritto questo post forse perché ho bisogno di sentire una "pacca" sulla schiena da parte di qualcuno che quest'avventura l'ha già cominciata ed ancora non si è pentito. Abbracci affettuosi. Claudia

Simona ha detto...

Ciao Claudia, don't worry le tue paure sono normalissime. Io le iniziai ad avere da quando mi arrivò la lettera dei 120gg, mi chiesi: "cosa sto facendo? Davvero voglio lasciare il mio paese e tutti quelli che amo?". Credo che me lo sono continuato a chiedere fino al giorno della partenza!! :-)
Quando arrivi qui, nonostante tutte le difficoltà che si incontrano (ahimè inevitabili), ti rendi sempre conto che si vive meglio, secondo il mio personale concetto di "migliore", con questo non voglio urtare la sensibilità di nessuno.
I miei genitori erano emigranti anche loro, in US, prima che nascessi, hanno pensato di tornare in Italia, vivevano a Boston. Non so perchè oggi è una delle mie città preferite, ci sono Università come Harvard, Yale, l'MIT, ho sempre pensato come sarebbe potuta essere oggi la mia vita se i miei non avessero mai deciso di tornare sui loro passi. Probabilmente meglio di come è oggi, o almeno con meno problemi :-)
Questa è anche la tua esperienza che, per fare tutto ciò che state facendo ragazzi, ci vuole una forte motivazione!
In bocca al lupo, qui avrai sempre una "pacca" da tutti noi!! :-)

Antonio ha detto...

Ciao Simona,
mi chiamo Antonio, prima di tutto ti faccio i complimenti per il blog.
Sto iniziando a preparare i documenti per fare domanda, ti chiedo una cosa che magari hai scritto da qualche parte ma nel caso l'ho persa e mi scuso.
Come pagare la prima fee, non accettano nè bonifici nè contanti, per cui dall'Italia non posso inviare un money order o un assegno canadese...
Ti saluto

Antonio

Antonio ha detto...

Ho trovato il link in cui spiegavi come si pagano le fees...scusa per la domanda stupida!
Te ne faccio un'altra, ho capito male o si può fare la domanda di permanent residency o al governo federale o ad una provincia? Quale conviene?
ciao

Simona ha detto...

Ciao Antonio e grazie per i complimenti! Ho preso spunto dalle tue domande e ho pubblicato un post informativo, sperando possa essere di aiuto anche ad altri ;-)

Simona ha detto...

Antonio, la tipologia della domanda dipende da tanti fattori, la PNP (alla provincia) si può fare solo con un'offerta di lavoro a tempo indeterminato. Quella per il Quebec può essere messa in conto come quella federale, ma è obbligatoriamente richiesta la lingua Francese.

Unknown ha detto...

Ciao Simona, complimenti per il blog! Sono contentissima di averlo trovato!
Io ho 29 anni e mi trovo in questo momento con la porta spalancata per il Canada e solo un po’ di titubanza prima di “buttarmi”.
Ho portato a termine tutta la pratica di immigrazione come “Federal Skilled Worker” che si è conclusa circa 10 mesi fa, procedendo poi con il “landing” nel Febbraio 2009, quindi 4 mesi fa. Il landing di per sé è stata una bellissima avventura. Non ero mai stata in Canada prima, quando finalmente, sfruttando una trasferta lavorativa a Chicago, ho preso da lì il treno diretto per Detroit, dove una linea di autobus canadese collega Detroit alla città di Windsor (Ontario) attraversando il “Detroit-Windsor Tunnel” e facendo una breve sosta prima degli uffici “Canadian Customs & Immigration” che si attraversano a piedi. Avevo lasciato i miei bagagli a Chicago e arrivare con l’autobus, e poi letteralmente a piedi al confine, è stata una sensazione fortissima ed esaltantissima. Ora la mia Permanent Residence card e il mio National Insurance Number dovrebbero essere stati spediti ad una coppia di conoscenti canadesi che mi hanno “prestato” il loro indirizzo e che me li faranno avere.
Ho un sacco di buoni motivi per trasferirmi in Canada ora che la porta è spalancata, e pochissimi per rimanere.
Innanzitutto io ho già fatto l’esperienza di uscire dall’Italia a lungo termine, essendomi trasferita in Inghilterra da sola all’età di 14 anni ed essendoci rimasta per le superiori, università e altri due anni di esperienza lavorativa fino all’età di 25 anni circa. 10 anni all’estero mi sono bastati per confermare ogni tuo punto di vista sull’Italia e su tutto ciò che hai detto in merito a quanto il nostro Paese può o non può offrirci, professionalmente, nei rapporti sociali e non solo.
Dopo il periodo in Inghilterra mi sono trasferita in Olanda per paio d’anni e poi sono venuta a lavorare a Milano, per una grande società di consulenza che sono sicura conoscerai visto il tuo settore. Sicuramente questo background internazionale mi ha reso una persona un po’ diversa da come sarei adesso se avessi trascorso quegli anni in Italia, e mi piace pensare che l’esperienza all’estero mi abbia resa più aperta alle diversità e ai rapporti sociali di quanto non lo sia l’Italiano medio.
Tuttavia, dopo i primi due anni a Milano, mi sono chiesta moltissime volte perché qui sia così difficile costruire dei rapporti di amicizia e perché ad ogni mio tentativo (non sono assolutamente un’introversa) l’impressione sia sempre quella di avere davanti una sorta di barriera culturale, come se tutto ruotasse attorno all’esclusività di “entrare nei giri giusti” …per guadagnarsi il privilegio di rapporti sociali, soprattutto nell’ambiente lavorativo, pur trovandomi a contatto con molte persone giovani...
La puzza sotto il naso che percepisco qui, mi sembra assolutamente inconcepibile per la mia mentalità.
La mia attuale azienda ha una grande sede anche a Toronto e ho provato a contattare l’ufficio HR Canadese per vedere se ci sono opportunità “interne” a fronte delle quali potrei chiedere un trasferimento a Toronto, e ho scoperto che qualche opportunità c’è…Ora il mio dubbio più grosso non è sul piano professionale ma piuttosto sul piano umano. Ritrasferirmi in Italia dopo diversi anni trascorsi all’estero in un Paese Anglosassone mi ha fatto sentire molto “isolata” a parte il fatto che qui ci sono i miei genitori e un paio di vecchi amici, e mi domando se trasferirmi un’altra volta in un Paese nuovo - anche se il mio spirito avventuroso mi suggerisce di farlo - potrebbe portarmi alla stessa sensazione.
Dal lato pratico invece, il trasferimento non mi preoccuperebbe per nulla, soprattutto ora che ho trovato il tuo blog!

Simona ha detto...

Ciao Alessia, benvenuta nel blog :-) Perdona il ritardo nel risponderti...settimana infernale questa!!
Innanzitutto voglio sottolineare che è veramente la prima volta che trovo qualcuno che ha fatto tutto l'iter per la Skilled Worker, esami, visite mediche, documenti, senza mai essere stata nemmeno una volta in Canada!! Complimenti, devo dire che hai avuto una grossa tenacia, senza conoscere il tuo "obiettivo", ma forse come dici te, le tue esperienze internazionali ti hanno dato quel carattere in più che serve per cambiar vita e ricominciare. Ciò che mi chiedi è ciò con cui combatto ogni giorno. Tu ti lamenti di Milano! Ma ammetto di non avere alcuna esperienza della città a riguardo. Roma immagino sia diversa, seppure anche lì non è semplicissimo crearsi una vita sociale, ma ciò a cui penso sempre io è: se anche solo hai la pausa caffè alla macchinetta, il pranzo al self-service coi colleghi di lavoro, la sigaretta per perder 5 minuti chiacchierando con un collega, qui queste cose devi dimenticarle. Tutti qui, nessuno escluso, mi hanno detto quanto difficile sia trovare amici, un compagno/compagna, se pensi che in Italia sia complesso, moltiplica per 100 prima di partire. Ammetto che se fossi adolescente o universitaria forse avresti più chances di fare nuove amicizie, ovvio non escludo che tu sia fortunata a trovare ottimi room-mates che ti introducano in un gruppo di amici, dei colleghi giovani, disponibili a nuove amicizie e socievoli. Ma, davvero, è raro, almeno qui a Toronto, in un piccolo centro, forse fai amico il vicino di casa, ma neanche troppo, purtroppo, come dico sempre io: se le hai, le amicizie vere, quelle, le lascerai in Italia. Dalla sua però il Canada ha tante altre cose positive ovvio, un tenore di vita migliore, un rispetto per il prossimo che noi italiani neanche immaginiamo, ottimi servizi, istituzioni che ti fanno sentire "tutelata". Devi mettere sulla bilancia delle tue priorità ciò che conta per te di più nella vita e decidere, nessuno ti dirà mai cosa è meglio fare, è una scelta troppo importante, solo tu hai la "risposta". In bocca al lupo e tienimi aggiornata!! ;-)

Unknown ha detto...

Cara Simona, capisco perfettamente quando parli del rispetto del prossimo che scarseggia in Italia come mentalità. Ho avuto modo di rendermene conto attraverso la cultura anglosassone in cui sono stata immersa per bel po', che sebbene non paragonabile al Canada, per lo meno mi ha aiutato a vedere in prospettiva molti aspetti dell'Italia di cui non mi sarei resa conto altrimenti.
In ogni caso il Canada mi affascina molto. Credo che ci andrò in vacanza per visitarlo bene mentre medito su questa decisione. :-)

Davide ha detto...

Ciao Simona,
mi chiamo Davide e seguo ormai da un pò di tempo il tuo Blog. Ti faccio i più sinceri complimenti per tutto il lavoro e l'impegno che metti nel Blog e soprattutto per la disponibilità che sempre dimostri. Anche io con la mia famiglia ho fatto domanda di Permanent Resident in Québec e sono in attesa ( ormai da troppo tempo per i miei gusti ) della lettera per andare a fare la visita medica a Milano. Il Canada è una realtà e non solo un miraggio al quale aggrapparsi per dimenticare i mali di questa Italia. Leggevo di Claudia e dei suoi timori per il futuro dei suoi figli . Anche io mi sono posto questa domanda , ma è prorpio la risposta che mi ha sostenuto a portare avanti una pratica lunga destinata a sconvolgere la nostra vita. In Italia non c'è futuro per le prossime generazioni ed io non voglio rimanere a guardare per poi un giorno dire " se solo...."

Un saluto a tutti voi e colgo l'occasione per salutare anche Francesco .

Simona ha detto...

Ciao Davide e grazie per i tuoi complimenti :-)
Purtroppo hai ragione, vivere in Italia diventa ogni giorno un pò più difficile, intendo nel trovar lavoro, comprare casa e crescere figli senza fargli mancar nulla, cioè le cose semplici di persone normali, senza parlare di comprare il Mercedes o la casa delle vacanze!!
In bocca al lupo per tutto e non scordarti di "condividere" con noi le tue esperienze, siamo qui a darci forza l'un l'altro in questo grande cambiamento di vita!

Francesco ha detto...

beh, questa cosa dei post vecchi che vivono e si sviluppano contemporaneamente ai post nuovi, mi disorienta, ma credo sia colpa dell'età... cara simona sono d'accordo con te, è molto interessante l'esperienza di alessia e da parte mia c'è molta solidarietà con davide. stiamo aspettando, nel frattempo ci faremo qualche bagno in più al mare per mantenere il ricordo di qualcosa che, nonostante tutto, a montreal sarà difficile poter ripetere. simona ti sei persa gheddafi, ospite della nostra patria che oggi sembra abbia detto che "le donne sono degli oggetti da mobilio". e noi ci facciamo venire dei dubbi...

gaetano ha detto...

ciao Simona. innanzitutto complimenti davvero per questo bellissimo blog ricco di informazioni utli. Sono un italiano che dopo aver conseguito la sua seconda laurea ha deciso di venire in Ontario in vacanza dagli zii. In piu` ho anche la cittadinanza canadese perche mia madre tanti hanni fa e`venuta in Canada per la vorare alcuni anni e mettere da parte i soldi acquisendo la cittadinazna canadese che poi mi ha trasmesso. Sentento quanto sia difficile ricevere un permesso di soggiorno, mi sento davvero un privileggiato. Ho deciso di fermarmi e di migliorare il mio inglese andando al colleger per frequentare un ESL course. Chissa se e quanto tempo impieghero per imparare davvvvero la lingua.
Concordo su tutto quello che hai detto sull`Ialia e sul Canada. Se nel nostrro Paese le cose funzionassero un pochino meglio, non tanto, saremmo veramente una grande nazione. La cosa che mi rammarica tanto e`quasi la commiserazione che abbiamo da parte degli italiani di prima generazione nonche dei loro figli. Ci vedono come un Paese povero, senza lavoro e senza futuro. E dire che in Italia i nostir politici che in Italia la percezioen che si ha e` quello di un grande Paese.
Francamente non so se dopo questo corso e qualche lavoro che vorrei fare in concomitanza, riusciro ad ambientarmi qui

Simona ha detto...

Ciao Gaetano, grazie dei complimenti e benvenuto nel blog! Beh hai ragione, devo dire che sei davvero privilegiato a poter venire qui a vivere senza dover fare la estenuante trafila per la PR!
In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri allora e se ti va fammi sapere le tue impressioni delle tue esperienze Canadesi ;-)

Gae ha detto...

Innanzitutto scusami per gli errori commessi nellèinviarti il precedente messaggio ma sai, un po la stanchezza, un po la tastiera che eè differente da quella italiana. :) Comunque vorrei chiederti, se non sono indiscreto, alcune cose sul tuo arrivo in Canada. Ad esempio conoscevi gia' la lingua? ..per me capire e farmi capire e' fondamentale, basilare ..io ho una consocenza scolastica della lingua e ho paura di impiegare troppo tempo per imparare la lingua :)

Simona ha detto...

Ciao Gaetano, la prima volta che sono venuta qui, nel 2007 per 6 mesi col WHV, ho fatto un corso di 6 settimane alla UofT, intensivo: English for Professional. Devo dire che mi ha aiutato ma non troppo, giusto per darmi lo slancio a parlare. Considera però che alle spalle avevo, non solo gli studi scolastici, ma anche anni di British Institute. Certo ma se non lo parli in un paese anglofono è difficile prendere dimistichezza subito. Dopo i 6 mesi qui sono rientrata in Italia ma ho continuato a praticarlo più o meno giornalmente. Alla fine devo ammettere che ci vuole tempo, un'altra lingua non si impara in poche settimane. All'inizio è un pò dura ma qui ce ne sono tantissimi nella tua condizione per cui la gente non ci fa più caso!

andrada ha detto...

ciao simona...
vorrei farti una domanda...una volta arrivata in canada, se volessi portare il mio ragazzo(italiano) a vivere con me cosa dovrei fare e con quali tempistiche? di quali doccumenti avrebbe bisogno? è necessario un matrimonio o attestati simili?
grazie
ciao ciao

Simona ha detto...

Beh piu' o meno cio' che ti dicevo per tua mamma. Dovresti dimostrare di aver convissuto almeno un anno, se lo sponsorizzi inoltre devi avere casa e lavoro e poterti permettere di mantenerlo per almeno 2 anni, anche se poi lui si trova lavoro. Le tempistiche possono essere diverse, Bruna ha impiegato 2 anni! Pero' in generale per un partner ci vogliono dai 4/5 mesi ad un anno. Ma il breve si ha se ci sono figli e si e' gia' una famiglia insomma.

andrada ha detto...

ciao Simona, quindi non basterebbe sposarsi (senza avere figli) dopo che sono arrivata in Canada?

Simona ha detto...

diventi residente permanente o cittadina e ti sposi e' ovvio che tuo marito ha tutti i diritti di venire in Canada. In pratica questo tipo di applicazioni non si risolve in pochi gg, per cui il Governo Canadese vuole garanzie che, nel frattempo che lui riceve tutti i documenti necessari per essere eleggibile al lavoro in Canada, non stia sulle "spalle" loro!
Mio fratello impiego', nel lontano 1997, quasi un anno per capirsi. nel frattempo non poteva lavorare.

Paola ha detto...

Ciao Simona, mi chiamo Paola e sono un' italo-canadese (genitori Calabresi) di Toronto e ho lavorato in Italia (come insegnante d'inglese) per un anno, ma sono dovuta tornare in Canada a causa di problemi burocratici.

Che cosa farei io per tornare in Italia!!

Concordo pienamente con i tuoi commenti a proposito del cibo, amici, abbonamenti, ecc... Il Canada non e l'Italia, e (forse) stranamente io sceglierei l'Italia, dato che ho avuto un'esperienza bellissima, ma bellissima, in Italia e in Canada non mi trovo affatto bene.

Ora mi trovo di nuovo a Toronto ma non vedo l'ora di partire di nuovo. Io piuttosto trovo l'Italia molto, ma molto, affascinante.

Scusate se ho scritto male in italiano; sono madrelingua inglese.

Ciao e buon natale a tutti dovunque siate.

Simona ha detto...

Ciao Paola, don't worry il tuo italiano è ottimo ;-)
Quello che dici non mi è nuovo, ho conosciuto qui un paio di italo-canadesi che hanno vissuto in Italia abbastanza da volerci vivere per sempre. Ma forse ognuno ha esperienze diverse, tutte portano a fare delle scelte. Io al posto tuo penserei molto al futuro prima di fare una scelta del genre. Cioè cerca di cpaire esattamente come sarebbe o potrebbe essere il tuo futuro lavorativo nel belpaese. Se la risposta è positiva allora hai un grosso vantaggio ;-)
In bocca al lupo con i tuoi sogni!

Unknown ha detto...

Ciao Simona, ho anch'io origini meridionali e leggendo il tuo post ,mi sono sentita un po in dubbio... ho un bimbo di 3 anni e l ho cresciuto da sola, con tutte le difficoltà del caso. Mi guardo intorno e vedo questa bella Italia, cadere un pezzo dopo l altro... cosa offriro' a mio figlio? Le persone sono sempre più stanche e spesso si trovano chiusure mentali davvero preoccupanti. Ho fatto un giro per i vari siti e ho visto che in Ontario, ci sono un paio di cittadine più a misura d uomo. Hai un consiglio da darmi per chi come me cerca una realtà più contenuta , ma buone possibilità di lavoro?
Grazie