martedì 23 novembre 2010

Give me five reasons...


Come già anticipato oggi creo un post interattivo per dare la possibilità a tutti i lettori di elencare 5 cose che abbiam perso o che ci mancano qui in Canada e 5 invece che abbiamo conquistato. Tutti i motivi del mondo, come è naturale che sia, non potranno mai essere davanti all'affetto dei propri familiari per cui escluderò a priori questi punti solo per non banalizzarli in un'arida lista.

Ogni commento lasciato con i propri 5+5 verrà incluso nel post appena possibile.


Simona - in ordine casuale

Cosa mi manca?
1. Una macchina mia col cambio manuale.
2. Le scarpe Nero Giardini.
3. Il mare della Calabria e l'odore della salsedine.
4. I film di prima serata in TV.
5. Le merendine e i biscotti del Mulino Bianco.

Cosa ho conquistato?
1. Non aver paura della criminalità.
2. Rimborso sulle tasse.
3. Uno stipendio più alto.
4. Politica del Soddisfatti o Rimborsati.
5. L'Inglese.

Francesco
6 (una é falsa) cose che mi mancano:
bidet, mare (a volte con la medesima funzione), prezzi con le tasse incluse, medico di famiglia e pediatra, tfr, criminalita`organizzata di alto livello.
6 cose (una é falsa) che sognavo di avere e che ho in Canada:
scuola elementare di cui andare orgoglioso, lavoro in crescita,
polizia per strada (mi piace il manganello nel senso di autorita`...), accessibilita`ai servizi, rapporti interpersonali rispettosi, informazione (faziosa, populista e filogovernativa), criminalita`organizzata di basso livello.

Davide
Cosa mi manca nell'immediato : il vino a buon prezzo , convengo con il prezzo finito non sai mai cosa spendi...le tax le paghiamo noi , ti faccio lo sconto del 25% , paghi te tax ma non paghi la livraison ( dicasi consegna a domicilio per gli anglofoni ) il calcio vero , cenare nei ristoranti a prezzi accessibili ed uscirne soddisfatti , il negozietto sotto casa , il tabacchino , il bar , il giornalaio , qui è tutto grande , anche il piccolo . Ovviamente non cito il bidet , tanto banale quanto fondamentale .
Cosa sognavo ed ho trovato : in primis avere il tempo di giocare con i miei figli , le passeggiate , persone "vere" , percezione della sicurezza , neve...neve...neve e neve

Francesco (Ciccio mio conterroneo)
Premetto che non vivo in Canada ancora...ma conosco abbastanza bene i due mondi per cui posso fare la mia lista.
Le 5 cose che NON mi mancherebbero dell'Italia:
1) le buche per strada appena piove
2) quelli che ti suonano al semaforo
3) quelli che fanno fare i bisogni al cane per strada senza pulire
4) Berlusconi e i suoi sgherri
5) l'arroganza degli stupidi e il qualunquismo degli Italiani.

Le 5 cose che troverei in Canada:
La lista di cui sopra Negata.

In bocca al lupo.

Ho perso:
- l'architettura precedente a cento anni fa
- i dibattiti filosofici
- l'offerta culturale
- il cibo e il bere come piaceri raffinati
- l'uso appropriato della lingua italiana

Ho guadagnato:
- una vita priva di stress
- una retribuzione soddisfacente
- una visione cosmopolita
- una società responsabile ed efficiente
- un contatto con la natura mai provato prima

saluti dalla Vancouver più gelida degli ultimi tre anni..

Bruna
Questo post e` uno dei miei preferiti. Grazie Simona per l`idea.Allora 5 cose che mi mancano:
1. la mia famiglia
2. la piadina romagnola
3. uscire con gli amici fino alle 5 del mattino e ballare sulla spiaggia tutta l`estate
4. il mare,vedere l`alba dalla finestra della camera da letto, prendere il sole per 6 mesi continui
5. girare in motorino 365 giorni

5 cose che ho conquistato
1. L`amore
2. tanti nuovi amici
3. l`inglese
4. nuove opportunita` lavorative
5. dormire senza la paura che ti entri qualcuno a rubare


Alessandro

Ecco la mia lista:

Le cose perse:

1) un lavoro sicuro, ben pagato, con tanti benefit anche se svilente
2) le medicine gratuite per curare la mia patologia cronica
3) i film di Toto' la domenica pomeriggio e, in generlae, tutti i dvd italiani che ho raccolto negli anni; ma se trovo un lettore universale, questo punto non vale perche' ho tutti i film di Toto' qui con me. Quindi
3bis) Il caciocavallo mangiato ancora caldo(in quanto appena fatto) nei caseifici delle Madonie; questo mi riporta al pane consato ed ai salumi degli Agriturismo Siculi
4) Le gite fuoriporta non impegnative di cui parlava Fransua', da fare soprattutto nei mesi invernali, perche' l'estate (per volere insindacabile di Claudia) e' dedicato al mare 7 giorni su 7, compresi i pomeriggi dei giorni lavoartivi.
5) Lasciare i bimbi ai nonni per uscire da soli con la moto; qui abbiamo parenti e amici ma non riteniamo di doverli usare come parcheggio, se non per emergenze

Cosa ho conquistato:

1) Una vita serena, che mi consente di insegnare i miei valori ai miei figli senza temere di crescere due futuri sconfitti disadattati
2) Arrivare al lavoro ancora sorridente, senza aver litigato con le decine di arroganti che inevitabilmente incrociavo lungo la strada
3) Vedere nei servizi di cui usufruisco le tasse che paghiamo
4) Scoprire la bellezza multietnica dei miei concittadini, riconoscere le differenze antropologiche, scoprire nuove abitudini e costumi; In una parola girare il mondo ogni giorno
5) Un libro di circa 450 dove sono descritte le circa 450 attrazioni di Toronto GTA e SUd Ontario (Toronto Fun Places, Nathalie Prezeau, Word of Mouth Production.

Sono sicuro che leggendovi mi verranno altri punti migliori di questi.

Adolfo
Devo dire che ci sono molte cose che mi mancano dall'italia ma se proprio devo pensarne 5 in particolare allora devo dire:
1) Il traffico in citta' con tutti gli automobilisti pazienti ed educati.
2) Le poste e le banche, sai quando entri in fila e non sai mai quando e se esci.
3) Le ferrovie dello stato...

Be faccio sul serio adesso

4)Il profumo dei funghi in Sila
5)Il mare

Cosa ho trovato in Canada
1)Rispetto per il lavoratore, vieni sempre pagato
2)Il rispetto per tutti cani compresi
3)Una miglior conoscenza di altre culture e tradizioni
4)Piu soldi in tasca mia piuttosto che delle banche
5)Conquista della mia indipendenza personale.

Queste sono solo poche cose come ho detto ma la lista puo' allungarsi molto.
Amo il mipo paese ed amo Toronto. Vivrei bene anche a Cosenza se proprio dovessi farlo. Ciao
Adolfo


Luigi

5 cose che mi mancano:
1.ritmi di vita piu' lenti
2.costo della vita + accessibile
3.l'espressivita' della lingua italiana
4.paesaggi naturali ed antropizzati che trasudano autenticita' e varieta' storica, architettonica e culturale, in poche parole che esprimono un'identita' propria ed unica
5.superquark


5 cose che ho conquistato:
1.una posizione lavorativa adeguata agli studi compiuti con relativo compenso pecuniario da ritenersi anch'esso adeguato ai medesimi studi
2.piu' fiducia in me e nelle mie capacita' personali, (per la serie 'non siamo solo raccomandazioni')
3.possibilita' concreta di poter avere un giorno una famiglia
4.autonomia mentale ed economica
5.l'assenza di Maria De Filippi con il suo programma Uomini e donne

Francesco
Cosa mi manca:
* Le montagne senza fare 4000 km
* La vera pizza

Cosa ho trovato:
* Mia figlia che può giocare per strada senza avere Rambo che la controlla.
* Mia moglie che può uscire sola di notte "quasi" tranquillamente.
* Che il motto "apparire è meglio che essere" non è ancora dominante (ma ci stiamo lavorando...)


Pietro
Cosa mi manca:
1) Il mare e i colori Puglia.
2) Le passeggiate in montagna (senza fare migliaia di km).
3) Le mie amate citta': Genova Roma e Napoli (anche se sono sporche un tantino pericolose e nel terzo caso ora anche con tanta immondizia in giro).
4) La classica colazione al bar (cornetto+cappuccino).
5) L'affetto delle persone che mi vogliono bene in Italia.

Cosa ho trovato di buono:
1) Rispetto per ogni essere umano, a prescindere da aspetto, razza, religione, tendenze sessuali.
2) Attenzione verso la sostanza piuttosto che per la forma.
3) Guadagni proporzionali alla propria qualifica e alla quantita' di lavoro effettuata.
4) La possibilita' di costruire un futuro che non sia solo per se stessi come singoli, ma anche come famiglia
5) Nei ristoranti si mangia bene (a patto di non fare i soliti paragoni tra spaghetti, pizza, pummarola etc, etc.), le porzioni abbodanti, i camerieri educati e gentili, e non costa un salasso.

Giancamarin
Nostalgie:
1. La cioccolata densa del bar italiano;
2. Le spiagge sabbiose anziché fangose;
3. La Nutella nel barattolo di vetro;
4. Il brusio delle cicale sotto gli ulivi, nei roventi pomeriggi d'estate;
5.La Tinsemmhal!

Conquiste:
1. Sfrecciare su di un lago ghiacciato con due lame sotto i piedi;
2. La poutine quebecchese;
3. Cip e Ciop in giardino;
4. I brownies, gnam gnam :)
5.Il diritto di calpestare le aiuole.

Enzo
Vado anche io Simona
le 5 cose che ho trovato
1) i salmoni, belli grossi e capoccioni;
2) la colazione il sabato mattina al bar di sotto, con la barista giapponese che sa a memoria i miei gusti e mi fa trovare tutto pronto appena entro;
3) mia moglie che (ancora...) non si incazza per il punto 2).
4) tanta natura, neve d'inverno e sole d'estate;
5) vita tranquilla in una citta' dalle mille attivita';

le cose che mi mancano
1) le mozzarelle di bufala appena fatte
2) le vongole VERE del mediterraneo (ah no, aspetta....ogni giovedi' mattina arrivano a Woodbridge.....retro-front)
3) niente
4) niente
5) niente

Saluti Enzo


Morena
5 cose che mi mancano (vabbe' oltre a famiglia, amici, casa, cani e gatti):

-i formaggi freschi, tipo mozzarella (che si pela!), formaggini giglio, stracchino, crescenza... a prezzi convenienti!
-il gelato artigianale servito a forma di rosa
-scoppiare i mini-ciccioli che puoi comprare dal tabaccaio senza limite d'eta' o giorno dell'anno
-i 4 salti in padella
-fare studi universitari senza aprire un mutuo.

5 cose che mi aspettavo e che ho trovato (la lista qui dovrebbe andare avanti, ma cerchero' di mettere cose non gia' menzionate da altri):
- assenza di malizia, rabbia, invidia.
- non esistono le scorciatoie, tutti sono trattati allo stesso modo.
- gentilezza incondizionata anche per lo sconosciuto.
- poter fare qualsiasi lavoro vuoi, quello per cui hai studiato e quello che ti e' appena venuto in mente di fare.
- pattinare sul ghiaccio o fare slittino, perche' l'inverno freddo e basta fa schifo, mentre con la neve e' un divertimento. 

sabato 13 novembre 2010

Bruna - un anno da landed immigrant

Oggi pubblico le parole di Bruna, parte integrante ormai di questo blog, in cui descrive il susseguirsi di emozioni provate in questo suo primo anno da immigrata. Ringraziandola per il suo contributo le auguro un prospero e sereno avvenire anche per gli anni futuri!


My first year in Canada

Il 7 Novembre di un anno fa stavo volando sopra i cieli di Toronto, mentre aspettavo di atterrare al Pearson Airport. Da sopra vedevo queste distese immense di colore giallo, subito ho pensato agli enormi spazi e ai parchi del Canada di cui avevo sentito parlare negli anni prima di venire qui.

Da allora é passato esattamente un anno. Come ho sempre detto e sostenuto gli anni da emigrante passano velocemente. In questo anno sono successe tante cose belle e brutte. La vita da immigrato non é mai semplice, per me é stata difficile e facile allo stesso modo. In primis perché avevo già provato anni indietro come ci si sente ad iniziare tutto daccapo; una volta che ero riuscita ad integrarmi ho dovuto lasciare tutto ed iniziare ancora una volta.

I primi mesi sono stati pieni di rabbia e di dolore per ciò che avevo fatto, non ero più sicura della mia scelta e di questa esperienza. Tutto ciò che mi circondava non aveva senso. L'unica cosa che mi dava serenità era l'amore che il mio Elton mi trasmetteva.

Ricordo benissimo un giorno che piansi cosi tanto solo perché non mi sentivo pronta alla neve e al freddo. I miei pianti nascosti erano diventati un'abitudine.

Un giorno, dopo circa 3 mesi dal mio arrivo, mi alzai e dissi a me stessa: cosi non posso più andare avanti, devo assolutamente cambiare questa situazione. Scelsi di non pensare più al passato e di non avere più rimorsi per la mia decisione ma solo di guardare avanti e cogliere tutte le opportunità che mi si sarebbero presentate.

Cominciai a fare nuove amicizie, la classe d'inglese che frequentavo mi coinvolgeva molto, ho iniziato a lavorare e continuo tutt'oggi nello stesso posto, le mie prospettive per il futuro erano diverse quando arrivai. Nel frattempo ho conosciuto di più la cultura Canadese, le tradizioni della gente, i modi di fare e tutto ciò che mi circonda ogni giorno.

La scorsa estate sono tornata in Italia, soprattuto per darmi delle risposte. Dopo un mese e mezzo di vacanza ho capito che il Canada mi mancava. Allora mi sono detta: Bruna adesso sai dov'é il posto in cui vuoi vivere. Sappiamo che l'house é qui in Canada ma Home é sempre la stessa dove siamo nati e cresciuti, dove i nostri affetti vivono ancora. Certi giorni mi viene rabbia, perché in una vita che abbiamo dobbiamo vivere lontani dai nostri cari!?! Ma sono domande che rimangono senza risposte.

Da Settembre sto facendo uno stage in una grande azienda del comune di Toronto. Mi piace tantissimo e spero che tutto si concluda bene. Anche se lavoro 16 ore al giorno non mi pesa, faccio due lavori, ma oggi sono motivata e positiva su questa esperienza.

Ho voluto condividere con voi la storia del mio primo anno in Canada per dire che tutto é possibile nella vita, basta volerlo ed essere ottimisti.

Grazie al mio Amore ed agli amici che ho incontrato tutto é più facile adesso.

venerdì 29 ottobre 2010

Una licenza per gli alcolici in Ontario

Da un pò di settimane a questa parte ho deciso di fare un altro passo verso il lungo ed intricato processo di integrazione nella comunità Canadese, così ho deciso di trovarmi un secondo lavoro. Questo spinta anche dal fatto che molti dei miei weekend cominciavano ad essere monotonamente noiosi per me che ferma non so stare. Pur continuando a rimanere fedele alla mia passione per l'IT e al mio lavoro in TD mi sono chiesta cos'altro sarei stata capace di fare. Risposte: non ne son venute fuori molte...ma ho pensato che l'aver lavorato praticamente quasi tutti gli anni della mia vita nell'attività commerciale dei miei genitori mi avrebbe potuto dare il la per iniziare un nuovo percorso professionale parallelo. Così ho deciso di interessarmi al settore dell'hospitality proprio quando il mio nuovo indirizzo è nel mezzo dell'Entertainment District della Toronto downtown. A tal proposito sono stata consigliata dal mio amico Gino (con cui condividiamo la passione verso i Boston Cream di Tim Horton's) di dotarmi della licenza SmartServe. Voglio precisare che qui in Ontario la distribuzione degli alcolici è regolata a livello provinciale. Solo negozi con marchio LCBO (Liquor Control Board of Ontario) o licenziati da LCBO possono vendere o commercializzare alcolici. Come anche in Italia, in Ontario serve una licenza per poter servire alcolici e permessi speciali anche per occasioni quali: matrimoni, cerimonie e così via...con varie differenze ovvio. Oggi in Ontario per poter lavorare in qualsiasi locale in cui vengono serviti alcolici è obbligatorio possedere questa licenza, si includono: barman, camerieri, proprietario del locale, manager, buttafuori, security etc etc.
Prendere questa licenza è semplice come buttare giù uno shot di tequila. Il costo è di 40$ ad oggi e non c'è data di scadenza. Il tutto può essere fatto online con un corso diviso in 3 sezioni e un test finale di 25 domande. Dopo il superamento del test viene rilasciato un codice provvisorio da stampare che verrà poi sostituito dalla tessera recapitata direttamente all'indirizzo fornito in fase di registrazione. Il corso online mira a rendere chiare tutte le leggi, gli obblighi e i doveri di chi serve alcolici in Ontario. Chi vende gli alcolici è responsabile di chi ne fa un uso eccessivo, in caso di incidenti o simili possono esserci gravi ripercussioni legali.
Ricordando che è una criminal offence guidare con un tasso di alcol nel sangue superiore a 0.08 (80mg/100ml) non poteva mancare anche su questo blog la onnipresente frase: don't drink and drive!

sabato 21 agosto 2010

lunedì 9 agosto 2010

Nuove istruzioni per gli skilled workers 2010

La lista delle occupazioni richieste dal mercato del lavoro Canadese, ai fini dell'eleggibilità all'immigrazione, è cambiata per le domande effettuate dopo il 26 Giugno 2010. C'è da dire che la lista è passata dai 38 richiesti per il 2008/2009 a soli 29, per lo più, a mio giudizio, nel settore medico.
Come riportato dal sito del CIC solo 20,000 domande di immigrazione verranno accettate ogni anno e di queste un massimo di 1000 apparterranno alla categoria di lavoratori specializzati.

Di seguito la lista:
0631 Restaurant and Food Service Managers
0811 Primary Production Managers (Except Agriculture)
1122 Professional Occupations in Business Services to Management
1233 Insurance Adjusters and Claims Examiners
2121 Biologists and Related Scientists
2151 Architects
3111 Specialist Physicians
3112 General Practitioners and Family Physicians
3113 Dentists
3131 Pharmacists
3142 Physiotherapists
3152 Registered Nurses
3215 Medical Radiation Technologists
3222 Dental Hygienists & Dental Therapists
3233 Licensed Practical Nurses
4151 Psychologists
4152 Social Workers
6241 Chefs
6242 Cooks
7215 Contractors and Supervisors, Carpentry Trades
7216 Contractors and Supervisors, Mechanic Trades
7241 Electricians (Except Industrial & Power System)
7242 Industrial Electricians
7251 Plumbers
7265 Welders & Related Machine Operators
7312 Heavy-Duty Equipment Mechanics
7371 Crane Operators
7372 Drillers & Blasters - Surface Mining, Quarrying & Construction
8222 Supervisors, Oil and Gas Drilling and Service

giovedì 24 giugno 2010

Affittare una casa - parte II


Ho già trattato l'argomento dell'affitto di una casa ma in questo post voglio dare delle informazioni utili riguardo diritti e doveri di un tenant. Una cosa fondamentale da sapere quando si stipula un contratto di lease (in genere annuale), è che ogni cosa che può o non può essere stata riportata sul contratto stesso non ha alcun valore se non rispetta le leggi che regolano i rapporti tra proprietari ed affittuari, consultabili sul sito del Residential Tenancies Act. In generale sottolineo alcune cose che è bene sapere. Quando si affitta un appartamento o una casa, spesso il landlord richiede, oltre il primo e l'ultimo mese di affitto in assegno circolare, 10 assegni post datati per i restanti 10 mesi di affitto. Gli assegni post datati non sono illegali qui in Canada ma il tenant ha, per legge, il diritto di non condividere questa tipologia di pagamento e magari mandare su base mensile l'assegno richiesto. Voglio ricordare che il padrone di casa, una volta ricevuto gli assegni (primo, ultimo ed altri eventuali) ha l'obbligo di consegnare le chiavi di casa, eventualmente in duplice copia, così come chiavi, fob o card per accedere nel palazzo. Dal momento in cui l'affittuario entra in casa il proprietario non ha più alcun diritto di entrare nell'appartamento stesso. Le leggi che regolano i rapporti tra padrone di casa ed inquilino sottolineano l'importanza di poter entrare in casa, da parte del proprietario, solo in caso di emergenza. Per tutto il resto il landlord è obbligato a dare un preavviso di almeno 24h ed una valida motivazione.
Alla fine di un lease, solitamente di un anno, il tenant è libero di scegliere se rinnovare il lease per un altro anno, magari arrivando ad un conveniente accordo economico col proprietario, oppure pagare su base mensile e avere diritto di lasciare l'appartamento semplicemente dando 60 giorni di preavviso. Da molti punti di vista la seconda soluzione è la più comoda in quanto non si è "bloccati" da un contratto annuale, in pratica impossibile da recedere.
Per quanto riguarda l'aumento dell'affitto questo può essere chiesto solo una volta ogni 12 mesi e deve essere dato un preavviso, da parte del landlord, di almeno 90 giorni. Esistono delle linee guida che vengono definite ogni anno dalla provincia dell'Ontario, queste stabiliscono esattamente di quanto il costo dell'affitto potrà essere aumentato. Per l'anno 2010 ad esempio, un tenant potrà vedersi aumentare l'affitto del 2.1%. Ogni anno questo tasso varia ed a volte,direi molto raro, può andare in negativo causando un decremento dell'affitto stesso.
In generale quando si affitta una casa ci sono tanti punti da considerare: location , vicinato, condizione dell'appartamento, amenities intorno il palazzo, laundry in casa o nel basement, vicinanza col posto di lavoro, etc etc. Ma ciò che più conta, dal mio punto di vista, è capire se la spesa dell'affitto sarà o no mai un problema nel corso di tutti i 12 mesi del lease, considerando quanto sia caro qui a Toronto il costo della vita!

domenica 21 marzo 2010

Uno psicologo a Toronto

Oggi pubblico delle informazioni riguardanti uno dei miei lettori. Non sono dettagli burocratici per una vita in Canada ma in egual modo interessanti ed utili:

Salve, mi presento:
mi chiamo Gianluca Raffa e sono uno Psicologo e Psicoterapeuta della provincia di Avellino.
Per la mia formazione professionale, ho viaggiato molto, soprattutto in Canada.
Nell'ottobre del 2007, grazie ad una borsa di Studio dell'Universita' 'La Sapienza di Roma" per corsi di perfezionamento all'estero, sono partito per Toronto dove ho avuto la fortuna di frequentare per 8 mesi il corso in "Advanced Psychology" del Prof. Lislie Greenberg nel Dipartimento di Psicologia della York University.
Da allora, non ho mai abbandonato il Canada e ogni anno ritorno a Toronto per corsi di formazione e lavoro e credo che prima o poi mi sistemero' li' in pianta stabile.
Da alcuni mesi sono il consulente psicologo online su un sito che si occupa di solidarieta' internazionale: www.socialidarity.it
Gestisco la seguente rubrica nello voce HELP PSICOLOGICO.
Iscrivendovi al mio FORUM su Socialidarity, avrete quindi la possibilita' di ricevere 5 consulenze psicologiche gratuite via email o via Skype, con un focus specifico sulle emozioni, motivazioni e aspettative che accompagnano la coraggiosa scelta di chi ha deciso di cambiare vita, lasciare l'Italia e partire alla volta della meravigliosa avventura Nordamericana.
Good luck,
dott. Gianluca Raffa
Psicologo-Psicoterapeuta

domenica 24 gennaio 2010

La mia G-full

Finalmente oggi ho fatto il secondo Road Test per la Patente G dell'Ontario. Dopo mesi di scioperi della MTO sono riuscita a prenotare una data e a sostenere l'esame. Ho trovato un centro DriveTest che effettua esami anche durante il sabato, molto conveniente per chi lavora. C'è comunque da dire che le prime date utili solitamente si hanno a distanza di 2/3 mesi, vista l'alta richiesta per questo giorno ed anche il fatto che sia l'unico centro in Toronto e nella GTA a lavorare di sabato. E' la sede dell'MTO di Port Union a Scarborough, la prenotazione ed il pagamento della relativa tassa possono essere fatti online dal sito della Motorizzazione dell'Ontario che, come già detto in altri post, è uno dei più efficienti siti che abbia mai visto, utile anche per cambiare indirizzo sulla patente, sull'OHIP o per richiedere informazioni su una macchina usata che si vuole acquistare. In totale l'esame dura circa 45 minuti, ma ammetto che il tempo vola e sembra relativamente breve. Si deve arrivare al centro esami almeno 30 minuti prima, questo per avere tempo di fare la fila e dare numero di targa e spot in cui si è parcheggiata l'auto che si userà durante la prova. L'esaminatore arriverà direttamente allo spot prenotato e come prima cosa richiederà il controllo delle luci quali freni e frecce laterali e la prova del clackson. La prova per la G-full solitamente include una breve parte nel centro abitato ed il resto in autostrada. Vi verrà richiesto di cambiare corsia continuamente e verrà valutata costantemente quanta attenzione date agli specchietti retrovisori. Una cosa fondamentale per questa prova, da ricordare sempre al fine del superamento dell'esame, è la velocità con cui si entra in autostrada dalla corsia di accelerazione. In pratica dev'essere paragonabile alla velocità del traffico sull'highway stessa e cioè tra gli 80Km/h e i 90Km/h (clima permettendo). In media, per chi già guida da tempo, non dovrebbero esserci grossi problemi per questo esame, ma qui devo ammettere che sono molti orgogliosi delle statistiche che dicono che le strade dell'Ontario siano le più sicure del Nord-America, per cui non gli piace sentirsi dire che si è già automobilisti con esperienza ma si è in Canada da soli 3 mesi. Un'altra cosa che ho scoperto da me durante l'esame è l'Emergency Stop! Nessuno mi aveva accennato di questa prova richiesta durante il test, ma ne avevo letto qualcosa da me su un sito per la patente in USA, senza dargli troppo peso devo ammettere. Nonstante tutto le mie letture mi hanno aiutato! L'Emergency Stop è una generica situazione d'emergenza quale ad esempio: un bimbo che attraversa d'un tratto la strada o una gomma che si buca mentre si sta percorrendo su un'highway. Simulando, come possibile, queste situazioni l'istruttore vuole capire come si tende a reagire in queste circostanze. Il mio ragionamento è stato tanto semplice quanto efficace. Solitamente non si deve pensare a mettere luci di emergenza o guardare negli specchietti, l'unica cosa che si fa quando succede una cosa del genere, esempio il bimbo che attraversa la strada d'un colpo (nel mio caso), è frenare piu' o meno bruscamente mantenendo gli occhi sull'obiettivo. Una volta che la macchina si è arrestata bisogna controllarsi intorno e negli specchietti e dunque inserire freno a mano, mettere il cambio su P e inserire le luci di emergenza. Per il resto della prova sono situazioni più o meno standard come inversione ad U (3-point turn) o parallel parking, prove già viste durante il test per la G2. Le mie conclusioni su questo esame sono davvero positive, non è nulla di impossibile come spesso mi era stato dipinto, l'unica regola da ricordarsi è: "take your time", l'esaminatore non può penalizzare nessuno per il tempo impiegato nell'eseguire una manovra o effettuare un cambio di corsia. Un'altra delle mie più chiare conclusioni è che il cambio automatico davvero non fa per me...